Nel 2015 il secondo ciclo del programma CONCORD ha iniziato la sorveglianza globale della sopravvivenza dei pazienti oncologici, quale metrica per valutare l’efficacia dei sistemi sanitari e per informare la politica globale sul controllo del cancro. Lo studio CONCORD-3 aggiorna la sorveglianza globale della sopravvivenza dei pazienti oncologici all’anno 2014.
Metodi: Lo studio CONCORD-3 utilizza dati individuali su 37.5 milioni di pazienti che hanno ricevuto una diagnosi di tumore durante i 15 anni che vanno dal 2000 al 2014. 322 registri tumori di popolazione in 71 nazioni o territori hanno fornito i loro dati per lo studio; 47 registri coprono il 100% della loro popolazione. Lo studio ha esaminato 18 tumori o gruppi di tumori: esofago, stomaco, colon, retto, fegato, pancreas, polmone, mammella (per le donne), cervice uterina, ovaio, prostata e melanoma cutaneo nei pazienti adulti e tumore dell’encefalo, leucemie e linfomi in adulti e bambini. Sono state applicate procedure standard per i controlli di qualità dei dati; ogni errore è stato corretto dal registro interessato. Abbiamo stimato la sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi. Le stime sono state standardizzate per età utilizzando i pesi internazionali standard per la sopravvivenza oncologica (International Cancer Survival Standard weights).
Risultati: Per la maggior parte dei tumori analizzati, la sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi rimane tra le piú alte al mondo negli Stati Uniti, in Canada, Australia, Nuova Zelanda,ed in Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. Per molti tumori, la Danimarca sta colmando il divario con il resto dei paesi del Nord Europa. In generale, la sopravvivenza è in aumento, anche per i tumori piú letali: in alcuni paesi la sopravvivenza per tumore di fegato, pancreas e polmone è aumentata fino al 5%. La sopravvivenza a 5 anni per le donne che hanno ricevuto una diagnosi di tumore della mammella tra il 2010 ed il 2014 è ora pari a 89.5% in Australia e 90.2% negli Stati Uniti, ma permangono grandi differenze internazionali, con una stima di appena 66.1% in India. Per i tumori gastrointestinali, i valori piú alti di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi si riscontrano nel Sud-Est Asiatico: in Corea per i tumori di stomaco (68.9%), colon (71.8%) e retto (71.1%); in Giappone per il tumore dell’esofago (36.0%); a Taiwan per il tumore del fegato (27.9%). Al contrario, nella stessa area geografica, la sopravvivenza è generalmente piú bassa che altrove per il melanoma cutaneo (59.9% in Corea, 52.1% a Taiwan e 49.6% in Cina) e per i linfomi (52.2%, 50.5% e 38.3%) e i mielomi (45.9%, 33.4% e 24.8%). Per i bambini diagnosticati tra il 2010 ed il 2014, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di leucemia linfoblastica acuta va dal 49.8% in Ecuador al 95.2% in Finlandia. Per il tumore dell’encefalo, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è piú alta nei bambini che negli adulti, ma varia molto a livello globale (dal 28.9% in Brasile al quasi 80% in Svezia e Danimarca).
Conclusioni: Il programma CONCORD consente di confrontare in maniera appropriata l’efficacia dei sistemi sanitari nel fornire un’adeguata assistenza ai pazienti oncologici affetti da una delle 18 neoplasie analizzate, che, nel complesso, costituiscono il 75% di tutti i tumori diagnosticati ogni anno nel mondo. Inoltre, CONCORD offre un contributo alle evidenze scientifiche per le politiche sanitarie globali sul controllo del cancro. A partire dal 2017, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) utilizzerà i risultati del programma CONCORD come misura ufficiale della sopravvivenza oncologica, tra i suoi indicatori di qualità dei sistemi sanitari in 48 paesi nel mondo. È necessario, quindi, che i governi riconoscano i registri tumori di popolazione quali strumenti indispensabili a valutare sia l’impatto delle politiche di prevenzione, che l’efficacia dei sistemi sanitari nel fornire assistenza sanitaria a tutti i pazienti oncologici.
(Fonte: https://csg.lshtm.ac.uk/research/themes/concord-programme/ )